Ladispoli è letteralmente tagliata da due piccoli fiumi, il Sanguinara e il fosso Vaccina, i quali si possono attraversare dai quattro ponti nelle vicinanze del lungomare, due dei quali interamente di legno. La sabbia delle spiagge di Ladispoli in origine è nera per effetto della elevata componente ferrosa ed è per questo motivo che fino agli anni sessanta era un luogo di villeggiatura rinomato per la possibilità di effettuare sabbiature terapeutiche. Dei numerosi boschi e paludi che erano presenti nel territorio durante il medioevo, oggi rimangono l’oasi faunistica di Palo, attraversata dalla pista ciclabile, e la palude di Torre Flavia.